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SILENZI URBANI
SILENZI URBANI
Noi potremmo anche sparire, ma le nostre foto rimarranno.
Con l'Urbex si da nuova voce a luoghi che l'uomo ha reso muti dimenticandoli, li si toglie dall'abbandono totale e deprimente a cui erano stati lasciati, ci si immerge nelle loro storie.
Visitandoli si entra a far parte di un a vita che, fin a quel momento, si era fermata, una vita di altre persone che in quei posti avevano giocato, lavorato, studiato o pregato, avevano sofferto o si erano divertite...avevano vissuto una loro vita, a noi sconosciuta, che ora comunque non c'è più.
E' molto difficile far capire agli altri quello che si prova nell'addentrarsi in questi angoli di storia passata piena di stanze, oggetti, colori....ma fatta anche di porte cigolanti e pavimenti scricchilanti, polvere e odore stantio. Un mix di emozioni insomma, in bilico tra il piacere della scoperta e l'adrenalina che ti sale ad ogni rumore sinistro che molto spesso viene provocato dal vento che entra dalle finestre rotte o dalla dilatazione del metallo scaldato dal sole.
Un Urbex, non forza, non ruba, non deturpa ed è conscio che l'unico "reato" che commette è quello di violazione di proprietà privata. Certo, ci sono persone che vandalizzano e rubano, ma allora NON sono Urbex, NON fanno Urbex.
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