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SILENZI URBANI

Da una data che appare su una facciata della villa è quasi sicuro che la stessa sia stata edificata nel 1552, mentre la chiesetta e l'altra ala furono fatte costruire nel 1783, come ne porta testimonianza la lapide apposta.

Nel 1846, secondo le mappe, si venne a raggiungere lo stato di edificazione attuale con la colombaia e la disposizione a C.

Nei primi anni del 900, dopo anni di proprietà della stessa famiglia, la proprietà passa ad un altra famiglia ( con il cui nome è ora conosciuta la villa) che la adibirono a vivaio.

La costruzione venne abitata fino alla fine degli anni '80.

Dopo l'abbandono ha subito tre incendi i quali hanno interessato varie parti dell'immobile, il primo nel 1988 e l'ultimo pochi anni orsono scoppiato sotto il pergolato della ex barchessa.

La villa e le sue pertinenze , pur essendo sottoposte ai vincoli di tutela dei Beni storico artistici, rischiano, per il loro stato di abbandono e conservazione, speculazioni edilizie

Disperata solitudine chiusa

in una cerchia d'incubi spietati,

la decrepita età ti fa più scura

in una tenebra vertiginosa

dove nel fondo giaccio

supino e diaccio.

Da:

"La fame degli occhi" di Giorgio Vigolo

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