SILENZI URBANI
L’Austria comprese che, oltre al trasporto dei tronchi, le vie d’acqua potevano avere un altro utilizzo perciò tra il 1897 e il 1898 furono edificate le prime centrali idroelettriche in quello che oggi è l’Alto Adige. Era il 1901 e Bressanone però non aveva ancora l’energia elettrica, ma fortunatamente nel giro di due anni qualcosa sarebbe cambiato. Nel mese di ottobre, infatti, il comitato civico decise per la costruzione di una centrale idroelettrica per la quale, dopo alcuni progetti depositati e le necessarie concessioni, nel 1093 ne iniziarono i lavori presso una zona boschiva isolata nel fondovalle , così il 18 dicembre dello stesso anno Bressanone ebbe la sua energia elettrica, mettendo fine all’era dell’illuminazione fatta con petrolio e candele, dando il via allo sviluppo economico del paese e delle valli confinanti.
Per coprire le richieste sempre maggiori di energia, nuovo impianto più grande fu realizzato tra il 1936 e il 1941 rendendo inutile la “piccola” centrale, quindi cominciò l’abbandono e la decadenza di questa struttura. Negli anni ’60 furono smantellate pure le turbine e le apparecchiature presenti nelle strutture dando un definitivo spintone verso l’oblio della costruzione che nel 1903 era famosa sia per la sua importanza che per la stupenda architettura.
Un lampo tra le mie mani
azzurre e i denti blu
un vuoto sì, ma dolce e fragile
vedo le stelle e intanto
sbarro gli occhi verso te,
mi sento libero, libero, libero
Baby tu mi dai,
la scossa
La Sedia Elettrica Alberto Fortis