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SILENZI URBANI

Il complesso, vincolato dal 1964, si articola nel palazzo signorile, secentesco, e nell'elegante oratorio della Natività di Maria che, stando a un'iscrizione sulla facciata, sarebbe stato ultimato nel 1758. La casa padronale si sviluppa su tre livelli ai quali si aggiunge al centro un frontone rialzato coronato da un timpano. Le finestre binate sul lato ovest denunciano l'organizzazione veneziana degli interni, con una scala a doppia rampa. La simmetria del fronte principale, quello sud, è fortemente accentuata dalle aperture disposte lungo l'asse, più ricche rispetto a quelle laterali. Dalla strada è possibile invece vedere la facciata nord, pressoché identica all'altra, ma interrotta da due canne fumarie che la percorrono per tutta la sua altezza. La chiesetta si trova in posizione più avanzata rispetto al palazzo: è infatti sul ciglio della strada (volgendo quindi a nord il fronte), così da interrompere il muretto di cinta alla quale è raccordato da due volute. La facciata dell'oratorio è incorniciata da due lesene con capitello ionico che sostengono un'articolata trabeazione; su questa poggia a sua volta il frontone. All'interno sono conservate le reliquie di Santa Pulcheria, riesumate nel 1671 dalle catacombe di Priscilla. L'insieme è completato da un parco di modesta estensione. In origine alla villa era annessa una vasta tenuta agricola, ma negli anni sessanta i vecchi proprietari hanno venduto gli edifici agli Istituti Riuniti di Ricovero di Treviso, mantenendo tuttavia i fondi agricoli. I confini delle antiche proprietà sono ancora riconoscibili: a est corrono lungo il limite della zona residenziale di Campocroce; a nord sono segnati da via Zero Branco, dove sussiste un ingresso costituito da una cancellata sorretta da due pilastri. I committenti della villa non sono noti. Nel Settecento era dei Peruzzi, famiglia da cui proveniva il vescovo Giuseppe Maria Peruzzi; fu poi dei Coletti e, attorno al 1920, passò ai Rigamonti; venne da questi venduta ai Cortellazzo e, come già accennato, nel 1964 gli edifici furono acquistati dagli Istituti Riuniti di Ricovero di Treviso

 

Ora la proprietà è di un’azienda agricola in liquidazione dal 2018.

LA VILLA
LA CHIESA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Images of the forgotten past
Your first life revealed at last
Now you’ll find to your surprise
All the corpses you left behind

FORGOTTEN PAST – DEATH

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