SILENZI URBANI
Le prime notizie del castello si hanno agli inizi del sec. XIV, ed alla fine del secolo medesimo risultava già diroccato. Nel 1380 il castello passò a Faustino dè Lantani, che lo ottenne con la forza e l’inganno, nonché con l’appoggio della duchessa Regina della Scala (moglie di Bernabò Visconti) fautrice della modifica per trasformare in palazzo il castello. Dopo varie vicissitudini il castello passò nel 1447 a Vitaliano Borromeo, ed alla sua famiglia rimase (con qualche breve interruzione) fino al 1627 quando passò in eredità ai Visconti Borromeo.
I Castelli Pavesi
E’ attualmente proprietà privata adibita ad abitazione. Il castello, massiccia costruzione quadrilatera, aveva probabilmente ai suoi angoli quattro torri. Su alcuni resti di intonaco sono ancora visibili tracce di una decorazione pittorica baroccheggiante, risalente con probabilità al sec. XVII (quando il castello subì dei restauri). I quattro angoli della costruzione hanno basamento scarpato. All’angolo di sud-ovest è unita una costruzione minore di epoca moderna, alla quale sono addossati due dei quattro pilastri che sostengono il cancello di ingresso al castello. Il cortile antistante contiene altri edifici di differente consistenza ed ampiezza. Il complesso è stato notevolmente rimaneggiato nel corso dei secoli, tanto da rendere difficoltosa la lettura originaria.
I castelli in aria hanno un costo troppo alto per poterli mantenere. Se non paghi l’affitto crollano.
Romano Battaglia, L’uomo che vendeva il cielo, 2011